Anzola Via “a Carlo Carmagnola” 25 giugno 2022

Da qualche tempo volevamo fare questa via, che ci era stata consigliata anche dal suo apritore, la guida alpina ossolana Alberto Giovanola. Il giudizio è veramente entusiastico. La via è molto bella, cosi come la roccia e la chiodatura ravvicinata consente a molti di cimentarsi su gradi non proprio banali. Anche l’ultimo tiro, con un passo di 6b, è facilmente azzerabile.

La via è dedicata a Carlo Carmagnola, forte alpinista e guida alpina omegnese, che perse la vita travolto da una valanga, insieme a Cesare Oglina e altri scialpinisti, nel 1984 sul monte Tantanè.

Dalla falesia Bocca della valle attraversare il torrente nei pressi di una presa d’acqua. Risalire il bosco sul versante opposto per ripido sentiero segnato da ometti. Rimontato uno strapiombino su una scaletta metallica, alcune catene aiutano a superare una placca scivolosa. Ritornati sul versante sinistro orografico del torrente, si seguono le corde fisse che portano all’attacco della via. 10 minuti dalla falesia

1° tiro 5c: bella placca inizialmente facile, con qualche passo delicato a metà. Superato un ostico risaltino, diventa più facile verso lo spigolo di destra fino alla sosta. 20 m

2° tiro 5a/b:  facile placca 20 m.

3° tiro 5c: spostarsi alcuni metri a sinistra, con l’aiuto di una fissa e risalire la bella lama, oggi bagnata e un po’ scivolosa. Poi placca più facile fino alla sosta. 20 m.

4° tiro 5c: spigolo bello e aereo. Più facile partendo nel diedro di sinistra. 20 m.

5° tiro 6a: è forse il tiro più bello e vario. Partenza delicata ma con un po’ di attenzione si trova tutto, poi placca più facile. 25m

6° tiro 5a: traversare la facile placca verso destra, oggi resa più insidiosa da un tratto bagnato. 15 m.

7° tiro 6b: è un bellissimo tiro, con qualche passo impegnativo: la chiodatura perfetta consente di provare anche a chi, come me, non è proprio a suo agio su questi gradi. Dalla sosta spostarsi a sinistra e poi seguire la placca verso destra fino allo spigolo e poi in verticale e su placca più appoggiata fino alla sosta. 20m.

Discesa: in doppia lungo la via. Attenzione se si saltano le soste: può essere difficoltoso recuperare le corde.

Chiodatura: ottima, veramente plasir

Difficoltà: 6b (1 passo). 5b obbligatorio
Materiale: 12 rinvii- Corda intera da 70/80 metri
Sviluppo: 150 m circa
Tempo di salita: 20 minuti all’attacco; 2 ore per la via


Monte Faiè da Bracchio 11 Dicembre 2021


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Relive ‘Monte Faiè da Bracchio’

In attesa della neve vera, approfittiamo della bella giornata, anche se ventosa, per affrontare un magnifico itinerario, che avevamo già percorso qualche anno fa.

Lasciate le auto all’ngresso di Bracchio (310 m), abbiamo attraversato il paese seguendo le indicazioni, e abbiamo imboccato l’ampia mulattiera lastricata, che sale ripida nel bosco. Superato un primo gruppo di baite, si arriva a Vercio (828 m), magnifico punto panoramico da cui si gode una fantastica vista sulla bassa Ossola e sui laghi. Oltre l’alpeggio il sentiero prosegue meno ampio ma sempre evidente, nonostante la neve, e porta alla colma di Vercio (1250 m). Da qui seguiamo fedelmente l’ampia dorsale, fino alla vetta (1352 m).

Discesa: proseguiamo per un lungo tratto seguendo la Costa, in direzione E fino a quota 1100 m circa, dove incontriamo il sentiero che proviene da Corte Buè. Lo percorriamo in direzione SO e raggiungiamo l’alpe Ompio e l’accogliente rifugio Fantoli (997 m). Raggiunto Ruspesso e la strada, proseguiamo sul sentiero che ne taglia i tornanti, fino alla cappella di Erfo (662 m), dove troviamo il sentiero che ci riporta a Bracchio.

Tempo salita: 3,15 ore, comprese le soste. 6,30 ore per il giro, con sosta al rifugio.
Dislivello: 1100 m circa
Sviluppo: 12,5 km circa
Difficoltà: EE

Condizioni: sentieri innevati ma evidenti e al momento facilmente percorribili. Possono diventare insidiosi in caso di gelate.

Ornavasso Falesia del Cannone (Im Schlàsti)

E’ una falesia non troppo grande, ma veramente molto bella. Il principale valorizzatore è la guida alpina Alberto Giovanola, a cui si sono aggiunti più di recente Franco Dattilo e la guida Giuseppe Burlone, che hanno chiodato il settore di sinistra.

Avvicinamento: usciti da Ornavasso in direzione N, appena prima della curva di Migiandone si trova sulla sinistra un ampio piazzale, dove fanno bella mostra due grossi cannoni. Attraversato il grande piazzale lastricato, si incontra una stradina che in pochi minuti porta alla parete, già visibile dal piazzale

La roccia è uno gneiss scuro, ricco di tacche, lame e buchi che consentono una piacevole scalata su pareti quasi verticali. Difficoltà medio basse. La chiodatura è ottima.
A destra della parete c’è anche una bella via di quattro tiri (Rand 6a 120 m)

Bibliografia:
Ossola Rock. F. Manoni, M. Pellizzon, P. Stoppini Ed.Versante Sud
Le più belle vie dell’Ossola dal I al IV grado. A, Paleari Ed. Monte Rosa


Avvicinamento: 5 minuti
Roccia: gneiss
Arrampicata prevalente: varia
Difficoltà: dal 4c al 7a
Attrezzatura: corda da 70 m, 12 rinvii
Giudizio: ottimo
VALUTAZIONE DELLE VIE
*           merita
**         bella
***        molto bella
****      da non perdere
*****    di più
MARCUS 5c+ ***35m
Placca tecnica e spigolo fessurato
 
SENZA NOME 5c *** 20m
Buchi e grosse lame. Placca finale delicata
SENZA NOME 5c *** 20m
Buchi e grosse lame
VIA ELENA 5c+*** 20m
Dulfer e buone prese
 
ZEN 6a+*** 20m
Diedro leggermente strapiombante con buone prese
 
CERUTTI 6a *** 20m
Passaggio chiave su strapiombino
 
AL BODALO 5a ** 20m
Buoni appigli e placca
MONGINI 4c** 20m
Strapiombini ben manigliati
MAICINI 4c** 20m
Strapiombini ben manigliati
KRENDI 5c** 25m
Placca ripida
GOGONO 6a** 25m
Placca
RAND L1 6a**** 25m
Bellissima placca

Gravellona Falesia dei Cavalieri

Quella dei Cavalieri è una falesia storica della bassa Ossola; aperta nei primi anni sessanta da Alberto Paleari, insieme a un gruppo di amici, è stata ampliata negli anni settanta, fino ad arrivare ai giorni nostri, con l’ammodernamento della chiodatura, ora spit inox, ad opera di alpinisti del CAI di Gravellona.

Avvicinamento: da Pedemonte, frazione di Gravellona, seguire la via Pedolazzi in direzione di Ornavasso, fino alla evidente piccola falesia della Balma, dove si parcheggia. Lasciata l’auto negli slarghi della strada, tornare indietro, in direzione di Gravellona per un centinaio di metri, fino ad incontrare un sentierino che sale sulla destra, segnalato da un cartello azzurro, con il nome della falesia. Seguire i bolli blu sul ripido sentiero, che attraversa poi con vari saliscendi verso destra. Passato un traliccio, si attraversa il rio Cavalieri e si risale per una ventina di metri in direzione dell’evidente parete.

La roccia è un bel granito grigio, con uno ottimo grip. L’arrampicata è varia, su placche, diedri e fessure. Difficoltà medio basse. La chiodatura è ottima.
Alcune vie si possono suddividere in due brevi tiri

Bibliografia:
Ossola Rock. F. Manoni, M. Pellizzon, P. Stoppini Ed.Versante Sud
Le più belle vie dell’Ossola dal I al IV grado. A, Paleari Ed. Monte Rosa


Avvicinamento: 15 minuti
Roccia: granito
Arrampicata prevalente: varia
Difficoltà: dal 3b al 7a
Attrezzatura: corda da 70 m, 12 rinvii
Giudizio: ottimo
VALUTAZIONE DELLE VIE
*           merita
**         bella
***        molto bella
****      da non perdere
*****    di più
MIRANDA L1 5c ***17m + L2 6a **** 15m
Placca tecnica e uscita su strapiombino
 
SENZA NOME 5c **** 18m
Placca tecnica. Sosta in comune con L1 di MIRANDA
TEPORE 4a** 25m
Placca
e spigolino 
TERROR DOWN 4a** 24m
Placca
 
 
 LUCERTOLA 4a** 28m
Placca
 
 
IL DIEDRINO L1 5b **** 15m L2 5b***+12m
Partenza di difficile interpretazione. Meglio farla in un solo tiro 
 
LA NORMALE L1 4b *** 25m+L2 5b***15m
Dulfer, placca e fessura
 
IDA 6b *** 25m
Difficile il passo nella foto
ABULAFIA 6A+ ***** 31m
Bellissima e varia
SALAMANDRA 6C 27m
Giudizio sospeso. Troppo difficile per me