
Relive ‘Formazza Corno Brunni’
Abbiamo frequentato parecchio, negli anni, la val Formazza, ma al Corno Brunni, per un motivo o per l’altro, non eravamo mai saliti. Abbiamo approfittato di una bella giornata di inizio settembre per colmare questa lacuna.
Dopo aver lasciato l’auto nei pressi della Pernice Bianca (il parcheggio a Riale è tutto a pagamento, ma il cambia monete non funziona e non accetta carte o bancomat) sono tornato a Riale costeggiando il Toce e ho preso il sentiero e, tagliando i tornanti della strada, sono arrivato al Rifugio Maria Luisa. Da qui ho preso il sentiero che si inoltra nella Valrossa e l’ho seguito fino al bivio, segnalato da un cartello, che si snoda in direzione O. Il sentiero non è sempre evidente, ma è ben segnalato da numerose paline. Con percorso in leggera salita si percorre la testata del vallone delle Marmotte e si aggira la spalla meridionale del corno Brunni, quotata 2725 m, per salire poi al Lago Brunni (2661 m). Costeggiando il lago sulla destra, si sale per tracce di sentiero su detrito fine ad un colle. Qui il sentiero volge a E e risale il ripido pendio, sempre su terreno instabile, fino ad una sella. Deviando a N, in pochi minuti si arriva alla frastagliata vetta. (2862 m)
Discesa: tornato al colle sopra al lago, ho preso l’esile traccia che attraversa il franoso versante NO del corno, in direzione del Passo Brunni, tra il corno Brunni e il corno Gries. La traccia è molto esile e il terreno infido, da percorrere con grande attenzione. A qualche decina di metri dal passo, la traccia svanisce contro una serie di rocce marce e sono costretto a scendere un po’ avventurosamente alla base del pendio, per salire poi faticosamente al passo. Anche la discesa sul versante Valrossa non è molto agevole, per pendenza e terreno friabile, ma con qualche attenzione si raggiunge il fondo del vallone, dove si ritrova il sentiero che, percorrendo la magnifica Valrossa, riporta al Maria Luisa. Da qui, ripercorrendo l’itinerario di salita, sono tornato alla macchina. Gita molto bella
Tempo salita: 3,45 ore, comprese le soste.
Dislivello: 1150 m circa, comprese le risalite
Sviluppo: 16,5 km circa
Difficoltà: EE
Condizioni: buoni sentieri, ben segnalati fino al bivio per il lago Brunni; poi paline e ometti fino al lago. Dal lago in su solo tracce di passaggio, ma il percorso è evidente. L’itinerario di rientro dalla Valrossa, per il pendio attraversato e l’instabilità del terreno, non è consigliabile.