
Relive ‘Monte Ziccher’
Gita esplorativa, su un versante del monte Ziccher che non avevamo mai frequentato.
Lasciata l’auto nel pacheggio alla fine della strada che sale da Craveggia (1180 m ca), ci siamo diretti verso il rifugio del Blitz, su un’ampia strada sterrata. Proseguendo in leggera discesa, la stada lascia posto al sentiero e siamo in breve arrivati all’alpe Cailina (1135 m). Qui si abbandona il sentiero principale, e si segue uma labile traccia che sale nel bosco. Il sentiero è poco frequentato e ancor meno segnalato, ma con un po’ di attenzione si arriva all’alpe degli Orti (1223 m). Da qui il sentiero svanisce definitivamente, ma con l’aiuto della carta e del GPS, abbiamo raggiunto la baita isolata a quota 1480 m. Oltre alla baita, ci siamo trovati su pendii ripidi, invasi da altissime felci. Il percorso era esatto, tanco che a tratti si intravedeva qualche segno di vernice bianco rossa e un tratto con una catena, ma il sentiero è stato completamente fagocitato dalla vegetazione, e procedere è difficile e faticoso. Usciti dalle felci si ritrova il sentiero che porta all’alpe Caneto (1766 m), bel balcone adagiato su un pendio pietroso e magri pascoli. Seguendo il sentiero pianeggiante in direzione OSO, si passa sul versante di Ganda Rossa, e si arriva alla bocchetta di Sant’Antonio (1841 m). Una breve salita su sentiero evidente ci porta in breve alla frequentata vetta dello Ziccher (1967 m).
Tempo di salita: 4 ore allo Ziccher; 5,30 comprese le soste, per la gita.
Dislivello: 1000 m circa
Sviluppo: 11,5 km circa
Difficoltà: EE
Condizioni: itinerario di salita poco frequentato. Il sentiero spesso sparisce, invaso dalla vegetazione. Da evitare, se non viene pulito. Dall’alpe Caneto il sentiero è ben marcato e segnalato.