VALSESIA PUNTA DEL TALAMONE (2488 m) E CIMA DI BO (2556 m) DA RASSA
Ancora una bellissima gita in Valsesia, questa volta partendo da Rassa.
La Cima di Bo l’avevamo già salita altre volte, ma sempre dal versante biellese. Questa volta abbiamo voluto seguire l’itinerario valsesiano. Il percorso è lungo e vario e porta a percorrere quasi interamente la Val Sorba.
Partiti da Rassa (917 m), abbiamo preso la mulattiera che, con ripido tornanti, porta alle baite dell’alpe Piane (1100 m). Proseguendo in direzione S, sempre su bella mulattiera, siamo arrivati all’alpe Scandalorso (1446 m). Un lungo diagonale il leggera salita porta all’alpe Sorbella (1636 m), con la caratteristica chiesetta dedicata a San Gioacchino. Superata la strada, il sentiero sale nel bosco, passando nei pressi di una depressione, la Bosa, dove in un lontano passato c’era un lago. Si compie un largo giro, nel bosco che si dirada, e si risale una pietraia frammista a rododendri, fino alla Forcella del Larice (2000 m). Si supera una conca detritica fino ad arrivare ad un dosso, ai piedi del quale si trova il lago del Talamone. Aggiratolo sulla destra, si riprende a salire la pietraia e si raggiunge l’ampia dorsale detta Schiena Piatta, che sale verso la Punta del Talamone. A questo punto consiglio una breve deviazione per salire a questa panoramica cima. Tornati sulla traccia di salita, si segue, aggirando a destra le difficoltà, la cresta che scende al colletto dove si incontra l’itinerario che sale da Montesinaro. Qui inizia l’ultima salita, seguendo una traccia che si districa tra grossi massi e in breve porta alla vetta. Pochi metri sotto alla cima c’è il bel bivacco Antoniotti.
In discesa, tornati sui nostri passi fino alla colletto, abbiamo preso il sentiero che scende in Valle Cervo e l’abbiamo seguito fino a quota 1900 m circa. Lasciato il sentiero principale, siamo saliti al passo del Croso (1940 m), dove si incontra l’itinerario 253 che scende in direzione dell’alpe Toso (1649 m), dove c’è un bivacco del CAI. Prima di raggiungere il bivacco, un sentiero si stacca sulla destra e percorre per un tratto la destra orografica della valle, per attraversare poi il torrente e congiungersi con il buon sentiero che, in meno di due ore, riporta a Rassa. Gitona spettacolare
Tempo di salita: 5 ore, comprese le soste; 30 minuti in più se si vuole salire anche al Talamone; 10 ore per la gita
Dislivello: 1850 m circa con le risalite
Sviluppo: 24 km circa
Difficoltà: EE ben allenati
Condizioni: percorso quasi sempre evidente e abbastanza segnalato (itinerario in salita 252; in discesa, dal passo del Croso, 253 e 251); gran parte della salita è su pietraie e il sentiero è spesso solo una sporadica traccia. Porre un po’ di attenzione sulle pietraie, dove i segni non sempre sono ben visibili