VALSESIA PUNTA SIVELLA O CICIOZZA (2523 m) DA CAMPERTOGNO
Gran bella scoperta la Valle Artogna, posta sulla destra orografica della Valsesia, che si unisce a quest’ultima all’altezza di Campertogno.
La punta Sivella è una bella cima, molto panoramica e la si raggiunge con un percorso vario e interessante. Altrettanto interessante è la discesa verso l’alpe Campo, dove c’è un bivacco, che consente di percorrere buona parte della Valle Artogna, costellata di alpeggi.
Si parte da Tetti (827 m), frazione di Campertogno, appena attraversato il fiume. Una bella mulattiera percorre un itinerario devozionale, cadenzato da numerose cappelle votive, e porta prima alla chiesetta della Madonna degli Angeli, poi alla chiesa della Madonna del Callone (1092 m). Percorso un bel bosco, si esce sui prati di Argnaccia (1183 m). La mulattiera prosegue tra muretti a secco, per diventare un sentiero che sale tra gli abeti. Raggiunto Cangello, il sentiero si inerpica ripido nel fitto bosco, fino ad una sella a quota 1583 m, dove inizia un lungo diagonale in leggera salita che taglia il ripido versante e porta all’alpe Vasnera (1731 m). Attraversata una colata detritica, si continua quasi in piano fino ad incontrare, poco prima di una baita isolata, un sentiero ripidissimo che sale dritto in direzione S. Raggiunta quota 2200 m circa, il sentiero gira a O, per risalire un ripido canalino che sbuca sulla cresta N della montagna a quota 2370 m. Da qui, in breve, per facili roccette e tracce di passaggio si raggiunge la vetta (2523 m).
In discesa, tornati sui nostri passi per poche decine di metri, abbiamo preso la traccia (cartello) che scende all’alpe Campo, dove si incontra un buon sentiero che, attraversando numerosi alpeggi, riporta a Campertogno.
Tempo di salita: 4,30 ore, comprese le soste; 9 ore per la gita
Dislivello: 1700 m circa
Sviluppo: 24 km circa
Difficoltà: EE
Condizioni: sentiero quasi sempre evidente e abbastanza segnalato (itinerario in salita 278; in discesa 274 e 271). A volte le tracce di vernice sono sbiadite e poco visibili, ma nel complesso non ci sono problemi di orientamento. In discesa, raggiunta la sterrata, a quota 1120 m circa, è preferibile abbandonare la strada e prendere il sentiero che scende a sinistra (cartello) e passa nei pressi di una bella cascata.